Home › Mondo Carni › Salsicce: tipi e storia delle origini
La salsiccia ha origini molto antiche. Già durante l’Impero romano Cicerone parla di “Lucanica”, cioè della salsiccia che proviene dalla Lucania. Anche Marco Terenzio Varrone cita nel suo De Re Rustica dei gustosi salumi di derivazione lucana, usati in guerra dai soldati romani. Qualche tempo dopo, Marco Gavio Apicio nel suo De Lingua Latina e poi nel De Re Coquinari parla più nel dettaglio della ricetta. Successivamente il milanese Ortensio Lando nel documentare il suo tour gastronomico in Italia elogia la salsiccia preparata a Modena, Bologna, Lucca e Monza.
Dall’Impero romano in poi l’utilizzo della salsiccia si è esteso al nord dell’Italia e poi in tutta l’Europa settentrionale e successivamente a tutti gli altri territori conosciuti. Infatti la Luganega è un tipo di salsiccia prodotta in Trentino Alto-Adige, Veneto e Lombardia. È un tipo di salsiccia dal macinato fine, magra e dolce.
La salsiccia è un alimento tradizionale in molti paesi e la sua preparazione varia a seconda della regione. In Italia, la salsiccia si gusta come secondo piatto o come ingrediente in numerose ricette. Esistono diverse tipologie di salsicce, tra le quali quella piccante, che è molto apprezzata per il suo sapore intenso. La salsiccia si può preparare anche in casa utilizzando carne macinata e aromi vari. Per la preparazione di questo succulento composto, di solito si impiega la carne di suino ma può essere realizzata con tutti i tipi di carni, vitello, pollo, cavallo, agnello o cinghiale.
Luganega è la prima tipologia che si diffonde dalla antica Lucania fino alla tradizione veneta e trentina. Inizialmente realizzata con una tenerissima carne di suino, attualmente prodotta con carni diverse come cavallo o vitello in molte varianti.
In Lombardia è molto diffusa la Salamella. Un insaccato tipico che si realizza con pancetta e spalle e va consumato cotto, tipicamente con il panino che viene ammorbidito dal grasso prodotto dalla carne.
La salsiccia toscana si distingue per l’aroma donato dalle spezie usate come timo, rosmarino, salvia, pepe nero e aglio e dal gusto tipico di alcune parti utilizzate come la coscia o la spalla del maiale. Nelle diverse zone della Toscana esiste l’aggiunta di altri ingredienti, spesso nell’impasto vengono usati fagioli o patate.
Nelle regioni meridionali come Puglia, Campania, Sicilia e Calabria è diffusa la salsiccia a punta di coltello. Preparata con le parti saporite del culatello e del pancettone con le spezie molto profumate come finocchio o il cumino, viene tritata solo con un coltello. Questo le conferisce una caratteristica fortemente artigianale e si consuma cotta preferibilmente alla griglia.
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