Home › Senza categoria › La carne scozzese: i segreti della qualità
Ormai conosciuta in tutto il mondo, la carne scozzese riscuote gran successo e approvazione anche sulle tavole degli italiani.
La qualità di questa carne, come spesso accade, si deve alle particolari caratteristiche climatiche e morfologiche della Scozia.
Infatti, la presenza di un ambiente incontaminato dove s’incontrano immense brughiere, colline, aria limpida e acque cristalline, permette agli animali di crescere in maniera naturale.
Il bestiame pascola liberamente nei grandi appezzamenti presenti, nutrendosi solo di erba (ricca di minerali) e grano, ed è per questo che le razze autoctone forniscono una carne pregiata.
Si parla infatti di Aberdeen Angus, Galloway, Highland e Shorthorn, dalle quali hanno origine le carni più pregiate.
Bisogna dire, però, che tutto questo non sarebbe possibile senza la presenza e la professionalità dell’uomo.
Gran parte del merito, infatti, va anche agli allevatori e a tutti gli operatori che si occupano degli animali.
Metodi e processi, come da tradizione, si tramandano di padre in figlio e passano attraverso una conoscenza della natura e dell’ambiente a 360 gradi.
Entra qui in gioco il Quality Meat Scotland, l’ente che detta le regole sugli allevamenti.
Esiste, poi, un sistema molto efficiente per la gestione della tracciabilità della carne. Ogni animale, infatti, possiede una “carta d’identità” dove, oltre alle caratteristiche e alla zona di allevamento, sono registrati anche i movimenti: in questo modo si è in grado di capire quale sarà la destinazione finale del bovino.
La qualità della carne scozzese, quindi, è dovuta a tutti i fattori prima citati. Ci sono, però, dei bovini da cui si ottiene della carne particolarmente buona.
Parliamo, ad esempio, della razza Highland, la cui carne è molto magra, saporita e povera di colesterolo. Grazie a queste caratteristiche il gusto si esalta attraverso una semplice cottura alla griglia, o in padella, e con un condimento di olio e sale.
L’altra razza speciale è l’Angus, il Black Angus in particolare.
Qui, al contrario della Highland, la particolarità sta nella percentuale di grasso presente nella muscolatura dell’animale (marezzatura).
Questa è dovuta ad un allevamento allo stato brado del bovino (che si nutre solo di fieno e grano), a cui segue un periodo di massimo 3 mesi in cui, invece, si ciba invece di mais e pascola in uno spazio più ristretto (fattore che aumenta la quantità di grasso).
Anche in questo caso, la cottura in padella o alla brace con condimenti semplici, è in grado di esaltarne il sapore. Le venature di grasso presenti nell’Angus, infatti, permettono alla carne di restare morbida, ma anche di assorbire in maniera uniforme gli aromi.
Se, invece, si preferiscono delle caratteristiche a metà tra le due appena descritte, si può optare per la bistecca di reale di Scozia, che è un taglio semigrasso.
Nel periodo pasquale sono tanti i piatti che si preparano,...
Scorpi le 4 quattro salse ideali per accompagnare gli...
L'Hamburger è un preparato di carne amato da sempre...
In questo articolo esploreremo le differenze tra i...
Per ottenere una cottura perfetta del Maximburger di...
Il pollo è uno degli alimenti più consumati nelle...
Realizzato da T&RB//Group
Scarica l'ultimo Report Annuale della nostra
cooperativa.